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IA: Intelligenza Artificiale o Intelligenza Alternativa?

Due differenti interpretazioni di uno stesso acronimo

Claudio Peroni Gennaio, 2020
IA: Intelligenza Artificiale o Intelligenza Alternativa?

Quando nascono nuovi settori o si aprono nuove frontiere, devono nascere parallelamente anche nuovi nomi per rappresentarne i concetti. 

Molti termini, poi adottati nell'uso comune, vengono inizialmente coniati perché semplici e descrittivi. Ogni tanto è interessante analizzare anche gli acronimi all’apparenza più ovvi, perché possono nascondere qualche importante bias, causa di problemi e fraintendimenti. Il termine Artificial Intelligence, o Intelligenza Artificiale, è uno di questi. 

Intelligenza Artificiale

Spesso le aspettative di chi si approccia al nuovo mondo delle Intelligenze Artificiali si scontrano con una realtà diversa da quella attesa. Sovente questo è dovuto proprio all’immagine che il termine stesso evoca, in contrasto con quello che davvero rappresenta

In primis, il termine "artificiale" può presentare qualche problematica, poiché la definizione è generalmente data per contrapposizione1 rispetto al termine "naturale", a sua volta termine generico e poco definito2.

Senza addentrarsi nella questione delle definizioni stesse, è importante notare che la "qualità" di essere "naturale" o "artificiale" non è propria dell’oggetto in sé, ma della sua creazione: è per esempio teoricamente impossibile distinguere un diamante artificiale da uno naturale, poiché hanno potenzialmente la stessa struttura, composizione e proprietà; l’unica differenza è come sono stati creati. Ne segue quindi che questo termine non è in alcun modo utile alla comprensione di cosa le IA rappresentano, ma solo parzialmente indicativo di come nascono.

"Artificiale", ha inoltre lo sfortunato difetto di portare con sé una connotazione potenzialmente negativa, sviluppatasi nel senso comune negli ultimi decenni probabilmente in parte per fisiologica resistenza al cambiamento di abitudini dato dal recente straordinario avanzamento tecnologico. 

Il problema principale del termine "artificiale" in questo contesto è l’abbinamento ad un termine estremamente difficile da definire: "intelligenza". Questa parola viene comunemente definita in relazione alla capacità di pensiero umana3, ma nell’uso comune del termine può assumere una connotazione ancora più generale. Questo fenomeno è riscontrabile nel fatto che "intelligenza" ed "intelligenza umana" non siano necessariamente considerati perfettamente sinonimi, ed il secondo termine non suona completamente ridondante. Benché non scontato, è possibile concepire un’intelligenza diversa da quella umana che ne condivida la caratteristica di essere in grado di elaborare degli input e fornire un output rilevante (una conversazione può essere vista come una sequenza di input e output tra due esseri umani come lo scambio di messaggi binari è una sequenza di input e output tra programmi software). Il termine "intelligenza" in "intelligenza artificiale" dovrebbe fare riferimento a questa seconda accezione. 

In sostanza, estendendo le connotazioni che il termine "intelligenza artificiale" trascina inevitabilmente con sé, si ottiene: "intelligenza umana creata dall’uomo", che è completamente diverso da quello che oggi rappresentano le Intelligenze Artificiali. Un’intelligenza artificiale è in realtà un software con la capacità di portare a termine dei compiti che sono generalmente percepiti come "complessi" che richiedono un essere intelligente (come giocare a scacchi). Ma il modo in cui i risultati vengono ottenuti differisce in maniera sostanziale rispetto ai processi tipici dell’intelligenza (umana). 

Lo studio di una "vera" intelligenza artificiale, intesa come un software in grado di emulare non solo i risultati, ma anche la struttura e i processi interni di una mente umana, è una sola della miriade di possibili campi di applicazione delle Intelligenze Artificiali. E, al momento, siamo ancora molto distanti da un risultato soddisfacente in tal senso. 

Proposte Alternative

Non esiste una semplice soluzione al problema dei preconcetti derivanti delle connotazioni intrinseche delle parole usate per creare un nuovo termine, ma sono state proposte delle alternative. La preferenza è personale, ma una definizione con diversi meriti è quella di "Alternative Intelligence", o Intelligenza Alternativa.

In particolare, questo termine si disfa del bisogno di ribadire l’artificialità e riconosce i problemi introdotti dal termine "intelligenza", sottolineandone la differenza rispetto a "intelligenza umana". "Intelligenza Alternativa" può infatti espandersi in "capacità di portare a termini compiti complessi che richiedono un essere intelligente, ma con caratteristiche non necessariamente uguali a quelle della mente umana", che riesce a convogliare un’immagine molto più coerente con la realtà sottostante, mantenendo invariato l’ormai comune acronimo (IA in Italiano e AI in Inglese).

Un’Intelligenza Alternativa al giorno d’oggi può facilmente imparare a giocare a scacchi, cosa intelligente, anche se i processi interni con cui ottiene lo stesso obiettivo di un essere umano differiscono in maniera sostanziale. 

Perché questa digressione è davvero importante 

La disquisizione di cui sopra potrebbe sembrare fondamentalmente superflua—in fondo si tratta solo di un termine che viene sostituito con un altro, non cambia la sostanza alla base. In realtà, questa riflessione indaga il problema di come i preconcetti (che talvolta possono essere nascosti nel linguaggio stesso) possono modificare sostanzialmente la nostra capacità di capire e di utilizzare efficacemente gli strumenti e di comunicare i risultati

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Certimeter Group sfrutta la propria esperienza nella creazione di Intelligenze Artificiali e nell’utilizzo di innovative tecniche di Machine Learning per farsi carico anche di indagare e spiegare i limiti e i vantaggi di ogni soluzione nel contesto di ciascun progetto.

Questo approccio nasce dalla convinzione che per scegliere sempre il corretto modello sia altrettanto importante la conoscenza dei dettagli degli algoritmi quanto la capacità di comunicare e di costruire una visione comune.


Note

1 Fatto, ottenuto con arte, in contrapp. a ciò che è per natura […] (Treccani, http://www.treccani.it/vocabolario/artificiale/)
2 Della natura, che riguarda la natura o si riferisce alla natura, nel suo sign. più ampio e comprensivo […] (Treccani, http://www.treccani.it/vocabolario/naturale/)
3 Complesso di facoltà psichiche e mentali che consentono all’uomo di pensare […] (Treccani, http://www.treccani.it/vocabolario/intelligenza/)

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